Progetto Educativo

L’educazione comincia dalla nascita.

– M. Montessori

Progetto Educativo
Scuola Don Giulio Spada

Il nostro PROGETTO EDUCATIVO (P.E.), unitamente allo STATUTO, è parte fondante della nostra scuola e parte integrante del PTOF e richiama pienamente i dettati della Conferenza Episcopale Italiana (C.E.I.) per quanto è previsto per l’Insegnamento della Religione Cattolica (I.R.C.), con i riferimenti all’ Intesa 2012 tra Stato Italiano e Chiesa Cattolica (C.E.I).

Obiettivi

Il PTOF è uno strumento di pianificazione e si propone obiettivi , che trovano progressiva realizzazione nelle progettazioni annuali, mantenendo la sua caratteristica di flessibilità: è uno strumento “aperto”, pertanto nel corso del triennio saranno possibili integrazioni e modifiche annuali, da assumere in base:

    • agli esiti dell’autovalutazione;
    • ai profondi cambiamenti che interessano la Scuola;
    • ai nuovi bisogni che emergono dall’utenza;
    • ai nuovi bisogni che emergono dal territorio in cui la Scuola svolge la sua funzione educativa e formativa;
    • alla situazione sanitaria italiana
    • ad eventuali nuove proposte.

Gli spazi presenti al primo piano sono composti da:

  • spogliatoio per il personale ausiliario e docente
  • bagno per il personale e bambini
  • due stanze per il riposo pomeridiano
  • un’aula polivalente (attività laboratoriali)
  • segreteria della Direzione
  • locale adibito a magazzino per deposito di materiale didattico vario.

    La nostra Metodologia educativa

    Le esperienze che i bambini vivono a scuola vengono realizzate secondo una metodologia che valorizza:

      • l’esperienza del gioco libero o guidato, individuale e di gruppo
      • l’esplorazione e la ricerca
      • la vita di relazione
      • la mediazione didattica
      • l’integrazione

    Le insegnanti danno particolare importanza al GIOCO all’interno dell’attività didattica, perchè assicura ai bambini esperienze di apprendimento in tutte le dimensioni della loro personalità. A tal fine le proposte educative, sono presentate in maniera graduale, in un ambiente stimolante e rassicurante tale da favorire il raggiungimento degli obiettivi fissati e la socializzazione, come elemento trasversale a tutti i campi di esperienza.

    Le proposte partono comunque dalle conoscenze ed esperienze dei bambini e vengono messe in campo secondo modalità concrete e motivanti.
    L’insegnante assume un ruolo di facilitatore ed organizzatore delle attività, strutturando “ambienti di apprendimento”.

    La programmazione, inoltre, è flessibile, pensata e proposta a gruppi sia omogenei che eterogenei.
    La scelta delle tematiche da proporre ai bambini e le relative attività da far sperimentare sono scelte dalle docenti dopo un primo periodo di osservazione e di percezione dei bisogni dei bambini (settembre e ottobre).